venerdì 15 febbraio 2013

e mi sento addosso un senso intenso di sconfitta e solitudine profonda.

oggi ballavo. oddio. seguivo una lezione più che altro.
flamenco.
ecchettelodicoaffare.
e pensavo (ma forse era meglio se mi fossi concentrata sulla lezione).
che poi, non è che qualche lezione di flamenco mi renda una ballerina.
e non è che una notte in cui mi libero dei pensieri mi renda una persona che non si fa troppi problemi.
e qualche giorno fa ho deciso definitivamente "adesso basta. io non ci sto più!"
con la quasi certezza che, alla prima moina, io ci starò eccome.
perchè io sono la più grande vittima del mio storico autoconvincimento.
io non mantengo quello di cui mi autoconvinco.
e vale per le diete come per le relazioni chiuse sbattendo la porta.
e poi ricomincio, mi autoconvinco che delle piccole deroghe siano normali.
pensa tu.



e mi sento addosso un senso intenso di sconfitta e solitudine profonda.



2 commenti:

Baol ha detto...

L'umano è bravissimo in queste cose, anche nella reiterazione della caduta...e poi all'improvviso ti stupisce, perchè cambia.

L'umano è bello perché è vario :)

Fata Morgana ha detto...

condivido.
ma che rogna ste ginocchia sbucciate!!!