giovedì 30 gennaio 2014

Il vino che hai portato da me...

Un senso di vuoto.
La voce che manca.
Il cuore rallentato.
Non ho più voglia di ferirmi.
Non ho più forza per ferirti.
Le conseguenze mi hanno già straziata.
Ti voglio bene.
Questo ricordalo.



Il vino migliore è quello che bevo con chi sembra sia dentro di me.

domenica 19 gennaio 2014

Qualcuno ti ama troppo, qualcuno non ti ama affatto.


Quale disequilibrio.
Quanto dolore.
Quanta irrazionale storpiatura dei sensi.


La Buonanotte non te la mando.
Nella mia testa però risuona...
Buonanotte...
ieri notte mi hai chiesto di abbracciarti.
Lo avrai già dimenticato?





"...Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.

Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo."

giovedì 9 gennaio 2014

Barbablù

Poi, ad un certo punto, mi sono chiesta cosa stessi facendo.
Un uomo più giovane, un presuntuoso saccente con gli occhi neri neri e la barba senza un verso.
Un uomo che ti fa incazzare per quanto è sicuro di sè, nonostante la pancia e il portafogli deserto.
L'uomo che ti tiene per mano al cinema, ti bacia davati ai suoi amici e poi non ti cerca per giorni.
Ma tu non eri quella che non vuole aver bisogno di nessuno?
E poi, in effetti, io non ho bisogno di lui.
Però ti coccola quell'emozione fugace, con la faccia schiacciata contro il muro bianco e le sue mani fra le tue gambe.
E poi sai le sue falle, le sue insicurezze.
Tu sei grande.
Io sono grande.
E mi sento confusa e felice, diffusa e meretrice.
Accostamenti inconueti.
Non ho molta premura per me stessa oggi.
Comunque poco mi fido, caro Barbablù con gli occhi neri.
E mi sa che faccio proprio bene.



"Stiamo ancora capendo chi siamo l'uno per l'altro.
Tu sei la mia "Ugo"?
Io sono il tuo "Ugo"?
Non lo sappiamo nè io nè tu."

martedì 7 gennaio 2014

quali parole?
Perchè mi investirà tutto l'amore di colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?
Abbiamo perso...

Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.

A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?
Tra quali genti?
Dicendo 
E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.



Pablo Neruda
da Venti poesie d'amore e una canzone disperata