giovedì 28 gennaio 2010

dignità for sale

Se ci fosse un modo per risorgere io lo vorrei conoscere.
Se ci fosse un modo per ritrovare la vena giusta e iniettarsi in vena un metro cubo di speranza e fiducia, si che lo farei, a costo di andar in overdose.
Se esistesse, in qualche fottutissimo posto un suono, di casa, di sollievo, di silenzio, lo cercherei disperatamente.
Se io avessi la sensazione di poter trovare qualcosa, nei rifiuti tossici che il mondo getta negli angoli, io mi ci getterei e rovisterei come un ratto di fogna, con denti aguzzi e unghiette cigolanti.
Se riuscissi a intuire di che colore è il cielo dietro queste cazzo di nuvole gonfie, come il ventre di una stronza gravida, e livide, come i miei occhi da mocciosa, io salterei in alto, anche se dovessi scoprire che il cielo è un fottuto soffito di cartongesso.


Uno stronzissimo thrumanshow.
Un nauseante processo di spettacolarizzazione anche di noi stessi, nudi e vergognosamente imperfetti.
Un umiliante gioco di specchi per riuscire a vedere ogni disgustoso angolo del nostro essere sporchi e senza pudore.
Senza dignità.
Siamo dei pupazzetti.
Ci muovono con i fili.
Sperano che non ce ne accorgiamo.
Ma io lo so.
Lo so.
Eppure voglio giocare.
Una svendita di carne, nel gioco di questo posto di merda, in cui siamo corpi, braccia da lavoro, manichini che sfilan in colloqui tantoperfare, curricula da gettare nel pattume (ma riciclato! perchè noi siamo cooperative sociali! ci teniamo all'ambiente!).
Siamo solo numeri.
Siamo carne in un alveare.
Scegliete il pezzo migliore, signori&signori.
In fondo è solo un mercato.
E noi siamo solo un'altra, qualsiasi, inutile merce.

martedì 26 gennaio 2010

let it snow

il tempo, innevato, rallenta.
odora di bianco il terreno bruno
e i tetti silenziosimi guardano,
pacifici,
limpidamente distesi
sulla mia pessima idea di me
che si acquieta
solo quando la coltre si spande
sul mio petto di donna.

domenica 10 gennaio 2010

Abbiamo puntato tutto sul cavallo più improbabile
e lo abbiamo incitato perchè corresse, perchè
superasse le distanze più lunghe
col miglior scatto e la più appassionata irruenza.
E abbiamo pregato, e sperato
che ce la facesse
perchè volevamo vincere tutto:
la casa, la stabilità,
la vita.
Ora che la corsa volge al termine
restiamo seduti col culo per terra
e perfino quel pungo di terra
che abbiamo
ci sembra oro.

sabato 9 gennaio 2010

io sono clandestina

Mi vergogno di essere italiana.


Mi vergogno di questo paesucolo ignorante, bigotto, razzista, gretto, chiuso, berlusconiano, taccagno, spendaccione, impietoso coi poveracci e indulgente coi delinquenti.


Mi vergogno di questo paese piccolopiccolo, di questa gente senza palle, senz'anima, senza virtù.


Mi fa schifo quello che mi succede intorno.


Hanno corrotto tutto, anche la bellezza che un tempo forse c'era.


E adesso, che si anneghi nella melma!


E' tutto ciò che ci meritiamo.















(la polizia dovrebbe proteggere gli extracomunitari, non mandarli via. E almeno loro possono andar via senza vergogna...)

martedì 5 gennaio 2010

Qualcuno mi ha fatto venire in mente loro...
e loro trascrivo...
col dolore di una 16enne cupa e cangiante...
con la maturità di una bambina 25enne senza redini o argini...




lunedì 4 gennaio 2010

ASPETTARE UNA PAROLA
UN DIRITTO
VIOLATO DALLO STATO
DELLE COSE
IMMOBILI
CHE MARCIANO INDIETRO
BEFFEGGIANDOMI
ALLE SPALLE
FRUSTRATE
DAL NULLA CRUDELE
E FEDELE
E PENTIRMI DI CIò CHE SONO
E' CIò CHE DI PEGGIO
MI CAPITA
E MI VERGOGNO DI ME