lunedì 15 marzo 2010

quello che sono è fatto perchè tu possa fottertene di me...e ti irrito, ti sfido, ti porto al limite di te stesso.di me.ti faccio intendere che non è me che vuoi, così lunatica, cangiante...isterica.e il mio umore esplora una gamma infinita di possibilità.dall'euforia passo alla rabbia, all'irritazione, dal disgusto alla felicità, dalla determinazione alla più intollerabile incertezza.tutto in meno di 24 H. e la gamma si espande approdando in zone remote e volgari di me, di noi. noi che non sappiamo parlare più ed emettiamo grugniti iracondi come porci immersi nella loro stessa merda.è un letamaio questo parlarci, e appena ti muovi ti insudici.e ce ne accorgiamo.me ne accorgo.mentre sono sola in questa stanza senza suoni, senza vita.mentre sono sola nella mia vita scontata e banale, anche troppo. anche per me stessa.mentre sei in una città che non è nè mia nè tua. che non ha nulla di nostro e in cui è facile dimenticarsi chi siamo. chi siamo stati. chi potremmo essere.e ti immagino sudato, scopare con una che non sono io. una piccola lurida venere, seno piccolo e culo largo. una bionda senza odore. una che non sono io.e non mi rammarico.no.perchè me lo merito.perchè ti ho spinto in quel letamaio di recriminazioni e pesantezza che ho creato io stessa.e tu hai tutte le ragioni del mondo per punirmi, detestarmi, odiarmi.tu hai tutte le ragioni del mondo per vedere quanto sono meschina, quanto poco mi amo.quanto ti chiedo di farmi male.quanto ne faccio a noi, così.adesso stai lì, a sorridere ad altri, a farti consigliare.saranno di certo buoni consigli.saranno consigli obiettivi, che ti dicono che sono una stronza.sarà tutto vero.tu sarai vero, con quella birra da discount in mano e quella biondina che ti strofina il culo sui pantaloni a ritmo di reggaetton.e ti sentirai un dio.da dio.e io chiudo anche la porta, in questa maledetta stanza senza finestre che mi sono costruita.e passaunbuonweekend, e divertiti, e faibene. e vatuttobene. e poi cisentiamoquandostaraimeglio. e lasciamiperderechenonvalelapena.e fottitene, che è meglio così.lo faccio per te.e anche per me. per punire me.
anche sta volta...sipario.

giovedì 4 marzo 2010

devo ammetterlo...
mi preoccupa.
mi preoccupa questa nuova idea di fermarmi in questa mia terra così amara e innamorata.
e noi?
cosa saremo?
cosa ci succederà?
il futuro...
il futuro forse...
oggi progetto e progetto lontano da te.
per me.
forse per noi.
perchè costruire me significa costruire noi. credo.
e mi preoccupa.
potremmo perdere tutto in questa roulette.
e sarebbe fottutamente triste.
perdere i sogni tutti insieme ancora una volta.


dai dai...
datti una mossa...
balla, danza, crea, costruisci...
arriveremo ad un punto...
a quel punto potremo solo darci una carezza e dirci cosa vogliamo.

(incrociamo le dita e speriamo di volere la stessa cosa.)