mercoledì 13 febbraio 2013

madama Dorè

Un'unghia di luna mi gratta la schiena sul balcone di casa mia.
Che poi lo sanno tutti, non è casa mia. E' solo una stanza. E non è mia.
Diciamo che pago per starci. Diciamo che è il meglio che posso avere.
Diciamo che è sempre una questione di soldi.
E dicono, ma cosa te ne sei andata a fare da casa dei tuoi, dicono.
E io che spiego (che poi perchè spiego?). Eppure è così evidente.
E tutti giù che pensano si tratti di scopate in libertà, festini e orari folli.
E io che invece non faccio nulla di tutto ciò (dovrei iniziare?).
Lavoro (molto), guadagno (poco), c'ho un'età (oddio!).
Che dovevo aspettare?
Il matrimonio, ovvio!
Diomiocheideatardoottocentescaedesplicitamentemaschilista!
L'unghia di luna mi gratta la testa.
C'ho i pensieri stasera.
Mha...saranno i peperoni ripieni.

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