sabato 13 giugno 2009

ad f.

un giorno poi ti svegli, e pensi che sia un giorno come tanti altri...
un giorno pigro, pieno di cose da fare e poca voglia, pieno di pensieri e umori, pieno...
ti svegli e pensi che dovresti, poteresti...avresti dovuto...
magari lavori, studi...poi esci...
e ti senti sempre uguale, sempre lo stesso...
sempre le solite briciole da raccogliere sotto il tavolo, per non farlo vedere a nessuno, nemmeno a te stesso...
e proprio in quel giorno, che tutto sembrava perduto e stantio...
tutto sembrava da dimenticare, o da imprecarci contro...
in quel giorno conosci qualcuno che apre due porte: una porta col passato, che ti rischiara la mente, ti fa capire, ti toglie i dubbi permettendoti di sentirti nuovo; un'altra porta, sul futuro, che ti consente di allungare il passo, dare un bel po' di distacco ai pensieri, sentirti vivo ancora...
devi saperlo riconoscere, allungando le orecchie nel vento.
devi saperti concedere la possibilità di capirlo.
devi saperti lasciar andare, ma poi quel giorno arriva.
e quel serpente velenoso che ti covava in seno svanisce...va via...
e ti senti più leggera.
perchè sei leggera.
signora della tua vita.



(non tutti meritano il tuo tempo, le tue lacrime, i tuoi sforzi...non tutti...insegnamoci a vicenda che è così...sei bella come una dea...)




...arriva, amica mia, arriva...