martedì 20 maggio 2008

E piano piano ti cancello da me...
le sensazioni, i fumi, gli inganni, quelli li ho buttati via tempo fa...
i messaggi sul piccolo schermo del mio telefono li cancello giorno per giorno, per far spazio alla vita che mi arriva fra le mani, nuova, fresca... e non li tengo più nemmeno per potermi giustificare, per quel piccolo desiderio di rivincita che ho, di sputtanarlo davanti alla sua bionda venere di gesso...
E tolgo la foto, piallo il cuore, strappo via il dolore...
e rimane una macchia di veleno nera, livida, sordida...
veleno che mi ha uccisa, che mi ha infettata e intossicata...
quella cicatrice che mi sta insegnando e togliendo molto.
Ma vado avanti, procedo.
E mi tengo un briciolo sapido di speranza, che prima o poi io tornerò a sentire i brividi della vita lungo la schiena.
Prima o poi tornerà la voglia di folleggiare, di non rimandare e di sentirmi viva ridendo fino alle 4 del mattino, bevendo vino rosso e sparando cazzate...
prima o poi ritroverò il senso del mio gioco di donna, e sputerò via tutto il veleno che mi ha dato.
E sarò la Fata di sempre.
Ma non sarò mai più la stessa Fata.


E adesso prendo fra le dita il cerchio che mi aspetta.
Ci salterò dentro, avrò un cuore d'amianto, arderò senza bruciarmi.




Eppure io non mi fido più.



vaffanculo!

1 commento:

effediemme ha detto...

Si faccia forza signorina che di uomini di questa pasta(io incluso)è pieno il mondo;mentr'invece il suo carattere(come il mio,e di chiunque)è assolutamente unico ed irripetibile:miliardi di personalità diversissime, che sarebbero pronte a giurare sulla propia madre l'onestà intellettuale dei propi gesti,l'assoluta verità delle posizioni difese...mi dia retta signorina,saprebbe,altrimenti, spiegarmi millenni di guerre?