Quando sei andato via non ho aggiustato il letto, quasi disfatto.
Mi sono soffermata a guardarmi nello specchio grande e quello che ho visto mi ha fatto voltare la faccia.
Con l'indice ho strofinato il solco in cui si accuccia la stanchezza, lì sotto gli occhi.
La traccia nera è venuta via. Per un attimo ho visto veramente i miei stessi occhi.
Ho visto quella tristezza che hai chiamato per nome, ma ne ho sentito un diverso odore.
Non sei tu. Non è ciò che sei.
E' ciò che non sei e che non vuoi essere.
La tua infelicità, la mia tristezza.
Cosa sei tu?
Cosa vuoi davvero?
Quali sono le bugie che mi racconti e quali i segreti profondi?
Un uomo a metà. Una donna a metà.
Relazioni a mezzo servizio.
Prima o poi qualcuno deciderà solo per se stesso e lì inizierà a costruirsi la felicità.
Ma temo non sia questo il giorno.
Temo di non poterlo vedere, il giorno.
3 commenti:
Questo post mi lascia senza parole vere da dire perchè, in realtà, ce ne sarebbero tante, tutte di comprensione totale.
grazie...
i solchi non sono solo sotto gli occhi...
Lo so bene...
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