martedì 12 febbraio 2013

solo una canzone.

C'è una canzone che mi accompagna da giorni.
Nella notte buia e senza sogni risuona scivolosa e sussurrata.
E' nelle mie orecchie, nei miei occhi, fra i miei capelli e sui miei fianchi tondi.
Non è un pezzo di storia del rock, non si tratta di Beetoven o di Strauss.
E' una voce che mi parla nella nuca, in un fiato caldo e roco, che mi scivola giù nella schiena fino alla fossetta sui lombi.
E' un sospiro di donna sensuale e disperato che mi ipnotizza e mi seduce.
E' quel pensiero sepolto dietro i ruderi del passato che gratta contro la porta per entrare, come un cucciolo che si finge innocuo.
Silenziosa, mi nascondo il viso dietro le dita e fingo di non sentire.
Non so come difendermi.
La canzone mi violenta la mente.
Desidero quel pensiero, quell'incontro, quel gioco di dita, labbra, sudore.
Voglio musica, pelle di velluto, capelli di seta.
Proprio mentre un trillo mi ricorda di quelle domande che grattano dietro la porta. Ma io non aprirò.






https://www.youtube.com/watch?v=hqWC1awU0UI

Nessun commento: