mercoledì 16 aprile 2008

E poi arrivi tu.
E hai sapore di mare, di torpore e novità...
e suoni alla porta, vestito da clown, col cuore esposto al miglior offerente.
E proprio io, che poi non ho nulla da dire, mi ritraggo...poi avanzo...poi vado ancora indietro...
Sembrava fosse facile astenersi dal pensare, sembrava una cazzata restarne fuori...
Eppure no...
che poi la mia voce s'è unita al suono della tua, e poi ancora ho perso il senso del tempo...
e dello spazio, è ovvio...
E' ovvio perchè non doveva succedere.
Si deve aver sempre presente la strada da percorrere.
Cazzate.
Non ho presente nemmeno che numero di scarpe porto. E' confuso perfino quello, porca troia.
E spolverati le spalle, che la polvere addosso a te non ci azzecca proprio nulla...
vabbè, come moltre cose, che ti metto io sulla pelle e ti stanno davvero male...
Che poi la fiducia, la fiducia...
la fiducia uno se la conquista o gliela dai perchè ti sembra che la meriti?
vagamente e onestamente, com'è sta cosa?
e mi pare che mi rimane il dubbio...



(e mi rimane il vizio di non fidarmi di nessuno...sorry...)

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