lunedì 14 aprile 2008

Che questo mondo fa schifo lo sapevo già, ma non ne ero ancora certa.Poi ho conosciuto lui, e ne ho avuto la conferma. Gesti lividi, stantii, gettati lì come un favore e dichiarati con un candore inimmaginabile. così poco sincero.E due piedoni in una scarpa piccola, ma così piccola che vengono i brividi.E io lì a chiedermi se lo avrei mai meritato, se avrebbe lasciato la sua vita, le sue donnine bionde e il suo sereno quieto vivere di cazzate. Per me. E mi sono data risposte false, risposte secche come ramoscelli sotto la neve, risposte di comodo. Poi, quando nella bufera non ha alzato una mano per proteggermi, per parare il mio volto dalle schegge di rabbia. Dal dolore. Allora io ho capito, ho capito che non aveva, e non avrebbe mai avuto i coglioni per starmi vicino. Io sono una rompicoglioni, io sono una guerriera. serafica e rilassata, ma pur sempre guerriera. E ho deciso di non farmi più prendere in giro.Ed è stato piuttosto semplice decidere.Poi è venuto il dolore, e non tanto per il lutto, quanto per la mia dignità mutilata e ferita. Ma me la sono ripresa.Non ci ho messo molto alla fine.E ho avuto aiuto.Dalle mie donne incantevoli, dame dalla lama aguzza. E da una voce ridente, strafottente, ilare e ridicola. che poi riaggiusta il clima nella mia stanza, e metto via l'ombrello. E adesso sono di nuovo libera, indipendente, serena.Per me stessa. Per gli altri.Non ho nulla da nascondere.

E la luce del sole mi bacia...






(pateticità ricercata volontariamente...)

Nessun commento: